Il biglietto è scritto in lingua francese, con il prezzo espresso in franchi.

Biglietto misterioso: non si conoscono altri esempi di biglietti d’ingresso italiani scritti solo in lingua straniera; inoltre non sono documentati altri biglietti per visitare Palazzo Labia.

Dopo il periodo di iniziale splendore nel Settecento, quando i Labia erano tra le famiglie più ricche della città, dall’inizio dell’800 il palazzo ha avuto vari passaggi di proprietà.

Le sale affrescate vennero adibite ad usi impropri e tutto il complesso ha avuto una grande decadenza, pur rimanendo memoria del ciclo di affreschi.

Probabilmente questo biglietto si riferisce alla seconda metà di quel secolo, quando convivevano sotto lo stesso tetto produttori di mobili in stile antico, grandi telai per la produzione di drappi di seta, e qualche concessionario legato al turismo d’élite organizzava visite alle parti artistiche del palazzo.